Suona la campanella per PicTurin

Finta l’estate, suona la campanella anche per la terza edizione di PicTurin.

Dopo le murate a Parco Dora nel mese di luglio, che hanno visto protagonisti gli italiani 2501 e Verbo, e gli olandesi Graphic Surgery, il Torino Mural Art Festival torna a dipingere la città. Partendo dalla facciata della scuola media Nievo, di fronte al 43 di corso Moncalieri. Colori sgargianti, positività e allegria sono i tratti distintivi dell’opera nata in tre giorni, dall’incontro delle bombolette del torinese Galo, di Bue The Warrior e Chase. I due artisti belgi, in città per l’inaugurazione della loro mostra “Brothers from different mothers”, ospitata dalla Galo Art Gallery, hanno accettato con entusiasmo l’invito di PicTurin.

Personaggi fantastici e immaginari, grafica dal forte impatto visivo, volti che richiamano i comics, da un lato hanno permesso di ridisegnare l’anonima parete dell’istituto, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico. Dall’altro hanno offerto anche uno spunto didattico agli studenti. “Nell’ambito di un più ampio progetto dedicato all’educazione artistica, infatti, abbiamo dedicato dei laboratori alla street art e ai graffiti – spiega la preside Marilena Capellino –. Siamo partiti dallo studio del tratto i Keith Haring per portare poi gli studenti a realizzare una propria ‘tag’. Quella offerta da PicTurin è un’ottima occasione non solo per far vedere ai ragazzi il lavoro finito, ma anche gli artisti all’opera”.

Muro dopo muro, pezzo dopo pezzo, assume contorni sempre più definiti l’ambizioso progetto del Festival di trasformare Torino in un museo a cielo aperto, riassunto nel claim “Your City, Your Museum”, scelto dalle associazioni organizzatrici, Il Cerchio e Le Gocce, Monkeys Evolution e Style Orange. E proprio in quest’ottica, il Settore Arti Contemporanee della Città di Torino – anima istituzionale di PicTurin, assieme a MurArte e al Servizio Politiche Giovanili – sta pensando di sviluppare un articolato percorso di visita lungo le pareti realizzate nel corso delle prime tre edizioni del Festival.

 

Prima della fine della terza edizione di PicTurin sono in calendario ancora tre interventi.

Entro fine settembre tocca alla facciata laterale dell’Hiroshima Mon Amour, in via Bossoli 83, che vedrà impegnati i torinesi Mr Fijodor e Corn79. I primi due giorni di ottobre, il romano Mr Thoms porterà i suoi personaggi surreali a scuola, sule pareti dell’Istituto Fattori, in via Castellino 10.

Per il gran finale, il Festival ha in serbo un pezzo da Novanta: dal 2 al 9 ottobre, l’edificio Richelmy, tra corso Tassoni e via Del Sarto, accoglierà le linee meccaniche di Augustine Kofie, attivo nella scena di Los Angeles dalla metà degli anni Novanta.

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